
Sciolse i mastini e si adagiò nell'amaca dell'alcolva con l'illusione di un sonno eterno. Ma non gli fu possibile. Gli alisei erano passati ed era una notte ardente. Le paludi sprigionavano ogni sorta di bestiacce stordite dall'afa e raffiche di zanzare carnivore e bisognava bruciare escrementi di vacca nelle camere da letto per metterle in fuga. Le anime sprofondavano nel sopore. In quei giorni si aspettava il primo acquazzone dell'anno con la stessa ansia con cui di lì a sei mesi si sarebbe pregato che tornasse per sempre il sereno.
3 commenti:
Woooow..new look..bel post..quel libro è uno dei miei appuntamenti rimandati all'infinito..ma prima o poi lo finirò.Contrasto
ciao Mary come stai?
Per quanto ne avrai con la tendinite? spero passi presto.
Com'e' andata settimana scorsa? Mi e' stato detto di pensarti verso le 2, e l'ho fatto, anche se non so per cosa =)
Ti abbraccio
Paola
PS: ma e' per il troppo esercizio alla chitarra che ti e' venuta?
Sì, avevo voglia di questo verde primavera già quando la primavera non arrivava... Ora che c'è l'0estate ho dovuto dare sfogo a qeusto desiderio pregresso.
Quel libro è stupendo! Io l'amo!
Paola! Scusa se nn mi sono fatta viva. Domani tiro il fiato e ti scrivo, me lo sono promessa.
La tendinite è dovuta alla fuga di Bach che mi ha massacrato studiando..
Dovevi pensarmi per un colloquio che è stato rimandato a oggi (nn dico dove e per chi per scaramanzia!).
Un abbraccio a tutt'e due
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